-(...)Quella sera, a un certo punto pensai che il mondo era
proprio strano. Esistevano milioni e milioni di canfore, canfore o altro, non
ha importanza, sui quali splendeva il sole o cadeva la pioggia, e milioni e
milioni di uccelli si posavano o prendevano il volo dai loro rami. A quel
pensiero mi sentì molto triste.
- Perchè?
-Mi dicevo che forse il mondo era pieno di innumerevoli
alberi, di innumerevoli uccelli, di innumerevoli piogge. Eppure io sarei
invecchiata e sarei morta senza capire un solo canforo, una sola pioggia, allora
mi sentì irrimediabilmente triste e mi misi a piangere. E mentre piangevo avrei
voluto che qualcuno mi abbracciasse stretta stretta. Però non c'era nessuno lì
a stringermi fra le braccia. Così restai a piangere tutta sola nel letto.
La fine del mondo e il paese delle meraviglie - Murakami Haruki
Nessun commento:
Posta un commento