venerdì 7 ottobre 2016

...senza capire un solo canforo.

-(...)Quella sera, a un certo punto pensai che il mondo era proprio strano. Esistevano milioni e milioni di canfore, canfore o altro, non ha importanza, sui quali splendeva il sole o cadeva la pioggia, e milioni e milioni di uccelli si posavano o prendevano il volo dai loro rami. A quel pensiero mi sentì molto triste.
- Perchè?
-Mi dicevo che forse il mondo era pieno di innumerevoli alberi, di innumerevoli uccelli, di innumerevoli piogge. Eppure io sarei invecchiata e sarei morta senza capire un solo canforo, una sola pioggia, allora mi sentì irrimediabilmente triste e mi misi a piangere. E mentre piangevo avrei voluto che qualcuno mi abbracciasse stretta stretta. Però non c'era nessuno lì a stringermi fra le braccia. Così restai a piangere tutta sola nel letto.


La fine del mondo e il paese delle meraviglie - Murakami Haruki

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